Certamente una parte molto importante dell’economia di moltissimi secoli, si può ritrovare nelle monete, che però con lo sviluppo avvenuto nel tempo abbiamo potuto assistere a come alcune di essere siano state tolte dalla produzione. Si tratta di un fenomeno che è legato a svariati motivi, come ad esempio il cambio di valuta, la svalutazione, motivi di sicurezza oppure il cambio di tipologie di pagamento.
Negli ultimi anni, abbiamo potuto assistere ad uno sviluppo molto importante che interessa i pagamenti digitali e quelli per via contactless, ed ovviamente questo ha portato ad un utilizzo sempre più rado della banconota e della moneta. Si tratta di un cambiamento che ha ovviamente interessato anche le banche, rivedendo quelle che sono le politiche sulle monete in circolazione, decidendo quali è meglio togliere dal mercato.
Un altro fattore che ha portato ad una ulteriore accelerazione dello sviluppo transitorio verso il digitale, è stata la pandemia di COVID-19. Il motivo è legato al fatto che moltissime persone hanno iniziato a diminuire l’utilizzo di monete e banconote per ridurre il rischio di contagio. Questo ha portato a quasi un obbligo nell’aggiornare il sistema monetario, eliminando tutte le forme meno utilizzate.
Monete da 1 e 2 centesimi
Le principali monete che sono state tolte dal mercato, da svariati paesi, sono quelle da 1 e 2 centesimi. Si tratta di monete con un valore particolarmente basso, a tal punto che i costi di produzione superavano il valore nominale. Inoltre, vengono poco utilizzate durante le transazione, e ciò comporta un accumulo anche abbastanza scomodo.
Nel nostro Paese, la coniazione di queste monete è stata sospesa ormai da svariati anni, ma nonostante questo continuano a circolare. Però è molto importante sottolineare che fino a quando queste monetine avranno un valore legale, nessun negozio potrà rifiutarsi nel accettarle come pagamento, quindi fino a quando non verranno ritenute datate o prive di valore, potrete cercare di liberarvene.
Mentre in paesi come l’Olanda e la Finlandia, questa tipologia di moneta è stata già ritirata dalla circolazione, apportando delle importanti modifiche su quelli che sono i prezzi, arrotondandoli a cifre fisse. Si tratta di un fattore che ha reso molto più semplice il pagamento, riducendo in maniera molto importante il costo di produzione e gestione.
Le banconote da 500 e 200 euro
Un’altra tipologia che sta per diventare obsoleta non interessa le monete, ma le banconote; stiamo parlando di quella da 500 e 200 euro. A quanto pare, la Banca Centrale Europea ha preso la deciso di interrompere la produzione della banconota da 500 euro nel 2016, mentre la sua emissione è stata interrotta ufficialmente nel 2019. Si tratta di una decisione presa per un fattore totalmente legato alla sicurezza, riducendo così il rischio di frodi e transazioni illecite.
Come vi abbiamo anticipato, non è solo la banconota da 500 ad essere ormai prossima alla sparizione, ma anche quella da 200 euro, ed il motivo è legato sia alla sicurezza che all’utilizzo. Precisamente, questa banconota non viene utilizzata tanto quanto altri tagli. Mentre riguardo la sicurezza, le banche centrali stanno cercando di virare verso dei metodi di pagamento puramente elettronici.
Parlando dei consumatori, possiamo dire che dovranno cercare di abituarsi ad utilizzare le banconote di piccolo taglio, oppure passare completamente ai pagamenti in forma digitale. Le banche, per assecondare questa tipologia di pagamento, offrono dei servizi di cambio per le banconote ormai obsolete, dando in cambio banconote di tagli inferiori.
Monete e banconote di Paesi stranieri
Ma non sono solamente le banconote e le monete Europee che sono diventate obsolete, difatti ci sono altre valute che stanno effettuando dei cambi molto importanti. Un esempio lo possiamo trovare nel Regno Unito, che dal 30 settembre 2022 ha deciso di sostituire le banconote di carta da 20 e 50 sterline con una versione in polimero; da quella data, il vecchio taglio non è più accettato.
Ci sono anche Paesi al di fuori dell’eurozona che hanno deciso di eliminare dalla circolazione alcune delle loro monete. Tra le varie, è presente la Svezia, che ha deciso di sostituire le monete da 1 e 2 corone con delle versioni più resistenti e leggere. Il cambiamento in questione ha reso il vecchio taglio non più accettabile dai negozi del Paese.
Infine, un altro esempio molto importante lo possiamo trovare nel Canada, che nell’ormai lontano 2013, ha deciso di ritirare il penny, cioè l’1 centesimo. In questo modo hanno creato un’importante semplificazione delle transazioni ed hanno anche ridotto i costi di produzione e gestione delle monete. Facendo in modo che i prezzi venissero arrotondati al centesimo più vicino.
Riassunto e conclusione
Il ritiro delle monete e delle banconote ormai obsolete è un importante processo di sviluppo ed evoluzione che va ad interessare il pagamento e le tecnologie. Trasformando le banconote di grande taglio come le 500 e 200 euro, e le monete da 1 e 2 centesimi, in tagli obsoleti, si ha dato un importante svolta sulle imprese, ma anche sui consumatori, offrendo dei vantaggi molto importanti sulla sicurezza delle transazioni.
Il mondo delle valute è sempre in sviluppo ed evoluzione, e con il ritiro delle valute più obsolete, il processo diventa particolarmente importante. Con l’entrata in vigore di nuovi metodi di pagamento e tecnologie che rendono tutto più semplice, è molto importante prepararsi al meglio, magari rimanendo informati sui prossimi sviluppi che potrebbero dare il via ad una svolta molto importante.